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Chi siamo

DomusDiabete nasce da un progetto comune voluto da 4 amiche Aurora, Anna, Daniela e Valentina

La nostra amicizia è nata nel 2008, ci siamo conosciute perché tutte e quattro abbiamo il Diabete di tipo1, tra di noi è nata subito un intesa, sicuramente c’era l’esigenza e la necessità di scambiarci informazioni, notizie e consigli sul diabete.

Ognuna di noi ha un passato e un approccio diverso con la malattia ma il confronto di pensieri ed emozioni ci ha aiutato anche a gestirci meglio.

In questi anni abbiamo sempre sostenuto che la conoscenza delle informazioni e il confrontarsi con gli altri è fondamentale per convivere meglio con il diabete. Ci siamo impegnate, in particolare nella regione Lazio, a conoscere altri diabetici, a cercare di aiutarli e a collaborare con i medici, infermieri e associazioni per riuscire a saperne sempre di più rispetto alla malattia.

Ci siamo rese conto che purtroppo tra noi pazienti c’è ancora troppa ignoranza e troppi tabù con i quali dobbiamo combattere.

Da qui si è sviluppata l’idea di creare un sito internet dove accogliere tutte le persone interessate a informarsi sul diabete, ma anche semplicemente a raccontare sensazioni emozioni o esperienze.

Vogliamo che DomusDiabete diventi veramente un luogo accogliente come una “casa”, dove ognuno si possa sentire libero di entrare e trovare degli amici.

Dal diabete al Pronking sportivo

 

Oggi dopo circa 12 anni non ho mai dimenticato queste parole…” Cristina purtroppo non c’è una soluzione, durante l’allenamento Cristina_Cucchiarelli_01non puoi controllare i tuoi valori, non potrai mai sapere come reagirà il tuo corpo perché ci sono in ballo mille fattori che incidono sulle glicemie, puoi sapere quando poter fare sport, puoi sapere come non andare in ipoglicemia ma non potrai mai evitare sbalzi glicemici durante uno sforzo fisico, non è possibile, specialmente durante la competizione!”

Queste parole sono state dette a Cristina Cucchiarelli, Personal Trainer laureata in Fitness, presso l’Iternational Sports Sciences Association Italia. Operatrice Shiatsu e Operatrice BLS-D ma soprattutto che collabora con il Reparto di Diabetologia “San Camillo’’ di Roma e con il Reparto di Dietologia “ Sant’Eugenio’’ di Roma.

Leggete il file in PDF o tutto l’artcolo per saperne di più e come contattare Cristina per più informazioni

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Diabetologi: Regioni stanno scardinando rete cure diabete

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Roma, 19 ott. – “Per una questione clinica e anche per una questione economica. Molte regioni del centro-sud e anche qualcuna del nord in un’ottica di presunto risparmio, stanno depotenziando la rete dei centri diabetologici”. È la denuncia di Enzo Bonora, presidente della Società Italiana di diabetologia SID, che arriva dal congresso ‘Panorama Diabete’ in corso a Riccione. “Non si riesce a capire la logica di tutto ciò – osserva – soprattutto considerando che il costo attuale dei centri diabetologici equivale a circa l’1% della spesa totale per l’assistenza alle persone con diabete (circa 150 milioni di euro). Una spesa, legata per il 90% alle complicanze della malattia, che è di circa 15 miliardi di euro all’anno per il SSN, da sommare a 3 miliardi di spese sostenute dai cittadini e 12 miliardi di euro. Spese che possono essere ridotte grazie ai professionisti della diabetologia e che aumenteranno certamente senza di loro. In alcune realtà lo si sta già osservando – dice Bonora – eliminare i centri diabetologici sarà un altro dei paradossi italiani?”.

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Diabete: quando l’informazione cambia la vita

Ci piace questa mamma cosi’ attiva…

Può un bambino di 4 anni e mezzo trovare difficoltà fin dalla scuola materna, dal corso di nuoto e da praticamente qualsiasi attività perché diabetico? Ecco l’incredibile storia di una mamma e del suo bambino alla ricerca di una vita normale. A novembre 3 incontri informativi per fare chiarezza sul diabete e abbattere barriere fatte di paura, spesso immotivata.

mamma_angelaALESSANDRIA – Nel mese della prevenzione, scegliamo di affrontare il tema del diabete raccontando la storia di una mamma di Alessandria e del suo bambino, malato di diabete. Perché, anche se può sembrare incredibile, certe batteglie si devono (ancora) vincere anche qui da noi…

Quando la incontriamo per farci raccontare la sua storia Angela, giovane mamma “coraggio” che ha deciso di mettere temporaneamente da parte la sua vita professionale per dedicarsi quasi esclusivamente al figlio, ha gli occhi di chi è stanco ma non ha nessuna intenzione di smettere di combattere. Ha preso un’aspettativa di due anni dal lavoro, “sostanzialmente perché se tuo figlio ha il diabete la tua vita sembra fermarsi. Tutto potrebbe essere gestito diversamente, se le persone fossero informate in maniera corretta, ma la verità è che se non si hanno familiari in grado di darti una mano con costanza è impossibile svolgere una vita ‘normale’”. Angela ce la sta mettendo tutta perché suo figlio, un bel bambino fin troppo sveglio per la sua età, non impari a sentirsi diverso, non percepisca limiti che in realtà non avrebbe, se solo trovasse contesti di vita più informati e non spaventati dal dover svolgere le piccole azioni quotidiane in grado di tenere sotto controllo la sua malattia.

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