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Archive for category: News

Pancreas artificiale made in Italy, potrebbe essere in commercio nel giro di un anno

10 Apr 2017 / 0 Comments / in Articoli, HomePage, News/by fefeo

Questo è quanto dice Prof. Claudio Cobelli, docente di ingegneria biomedica e capo dell’equipe di ricerca dell’Università di Padova che ha sviluppato il sistema del pancreas artificiale, nell’intervista rilasciata a Ludovica Angelini che si può leggere per intero qui. (fonte http://www.bussolasanita.it)

 

Tra meno di due anni sarà disponibile per i pazienti diabetici un pancreas artificiale con connettività remota wi-fi in grado di rilevare il livello di glicemia e di calcolare la quantità di insulina da iniettare.

Questo sistema permetterà ai pazienti malati di diabete mellito di tipo 1 di non dover più rischiare l’ipoglicemia o l’iperglicemia, soprattutto durante le ore notturne. Il buon controllo glicemico permetterà inoltre di ritardare l’insorgere di complicanze legate alla patologia che possono intaccare organi come i reni, gli occhi e il sistema nervoso.

Le prime due domande poste al Prof.:

Professor Cobelli, in cosa consiste questo prototipo di pancreas artificiale?

Il pancreas artificiale è un sistema composto da più elementi che monitora i livelli di glucosio presente nel sangue. La glicemia rilevata dal sensore sottocutaneo invia il segnale ad un tablet che a sua volta calcola, tramite un algoritmo matematico, l’insulina necessaria da iniettare. Il tutto avviene in modalità wireless e senza l’apporto umano. L’algoritmo, oltre a regolare la corretta dose di insulina da iniettare, è in grado di emettere allarmi in caso di ipoglicemia e di bloccare l’infusione di insulina.

Quali e quanti sono gli elementi che compongono il dispositivo?

Il pancreas artificiale si compone di quattro elementi: il sensore sottocutaneo, il ricevitore wireless, il tablet e la pompa artificiale (foto in basso, in ordine dal numero 1 al numero 4). Il sensore con ago viene posto sotto cute ed è direttamente collegato al ricevitore wifi a cui invia dati riguardo i livelli di glicemia nel sangue.

Alla domanda della disponibilità in Italia il Professore ci dice che dovremmo attendere la fine del 2017 e il 2018 per vedere i primi prototipi commerciali. Prevedo che già nel 2019 si potrebbero avere in Europa tre o quattro versioni diverse del sistema.

fonte: http://www.bussolasanita.it/schede-2363-il_pancreas_artificiale_migliorera_la_vita_dei_diabetici

 

Da leggere anche Wired.it  che ci parla del pancreas artificiale e del miglioramento delle tecniche di monitoraggio dei livelli di glicemia, Eversense Senseonics il primo sistema per il monitoraggio continuo del glucosio impiantabile che dura fino a 90 giorni.

Ecco il cane che fiuta le crisi di diabete

09 Apr 2017 / 0 Comments / in HomePage, News/by fefeo

Due anni e mezzo di addestramento, un istruttore presto anche a Pavia per formare i cani che possono aiutare i loro padroni ammalati di Anna Ghezzi.

Fonte: La Provincia Pavese

TORRE D’ISOLA. Annusano il sudore e la saliva del loro amico bipede con il diabete e possono riconoscere una crisi ancora prima che lui se ne accorga, andando a chiamare i soccorsi. Sono i cani addestrati dagli istruttori del progetto Serena, nato dall’idea di una signora di Verona con il diabete di tipo 1 (quello insulino – dipendente) con l’obiettivo di aiutare bambini e giovani con il diabete a prendersi cura di se stessi con l’aiuto di un amico a quattro zampe.

Per diventare un cane fiuta-diabete servono due anni e mezzo di addestramento con un istruttore qualificato. «Ci sono razze più o meno portate – spiega Roberto Zampieri, istruttore con 25 anni di esperienza che quattro anni fa ha cominciato questo percorso a Verona scrivendo il metodo di addestramento che ha presentato all’agriturismo Il Campone di Santa Sofia di Torre d’Isola con l’Associazione Giovani con il diabete onlus (Agd) di Pavia – ma noi abbiamo addestrato anche tantissimi meticci».

Continua a leggere su: http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2017/03/26/news/il-cane-che-fiuta-le-crisi-di-diabete-1.15095706

 

Diabete e religione. I consigli Sid per gestire il diabete nel Ramadan

24 Mar 2017 / 0 Comments / in HomePage, News/by fefeo

Fonte: LiberoQuotidiano.it

Un comportamento appropriato e consapevole durante il periodo di Ramadan può tradursi in benefici duraturi per i soggetti con diabete. Per questo il paziente deve ricevere adeguate informazioni sui rischi del digiuno, sulla necessità di monitorare la glicemia capillare, sull’attività fisica, sulla terapia nutrizionale così come sul trattamento farmacologico già nel periodo che precede il Ramadan stesso. Obiettivi questi raggiungibili attraverso un’adeguata sensibilizzazione dei diabetologi italiani. Per tale motivo la Società Italiana di Diabetologia (Sid) ha deciso di facilitare la gestione di questa nuova situazione clinica con un position paper di facile consultazione su diabete e Ramadan. In passato, altre società scientifiche internazionali si sono occupate di questo argomento, ma non è stato finora possibile redigere delle linee guida formali. Non ci sono ancora infatti sufficienti dati da studi randomizzati e controllati sul trattamento del diabete durante il Ramadan.

“La SID – afferma il professor Giorgio Sesti presidente della Società Italiana di Diabetologia – è una società scientifica che pone al centro della sua attività la cura e il benessere della persona con diabete senza discriminazioni di genere, razza, cultura, religione, livello sociale. Il crescente numero di stranieri residenti in Italia ha portato lo specialista diabetologo a dover prendersi cura di persone con diabete di religione musulmana che seguono la pratica del digiuno durante il Ramadan. Per tale morivo la Sid ha voluto preparare un documento sulla gestione del diabete durante il Ramadan, un periodo particolarmente problematico dal punto di vista della gestione terapeutica per via del digiuno protratto durante le ore diurne. La Sid ha deciso di facilitare la gestione di questa nuova situazione clinica con un documento di consultazione che tratta della gestione complessa del diabete durante il Ramadan. La Sid è sicura che il presente documento possa fornire adeguate informazioni per facilitare la presa in carico del paziente diabetico di religione musulmana che vuole affrontare in sicurezza  il digiuno durante il periodo del Ramadan allo scopo di favorire una piena integrazione socio-sanitaria e il rispetto della libertà di culto”.

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Diabete: visita è ‘salvavita’, evitabili 10mila decessi anno

24 Mar 2017 / 0 Comments / in HomePage, News/by fefeo

Fonte: RomaDailyNews

La visita dallo specialista e ‘ un ‘salvavita ‘ contro il diabete e consentirebbe di evitare circa 10mila decessi l’anno: i diabetici assistiti presso i centri di diabetologia presentano infatti una mortalità ridotta di circa il 30% rispetto ai pazienti non assistiti.

Un dato che, se esteso alla realtà nazionale, porterebbe a stimare una possibile riduzione di 10mila decessi l’anno nella popolazione diabetica in Italia.

Essere seguiti presso un centro diabetologico ha insomma un impatto ‘terapeutico’ con risultati addirittura superiori a quelli di tanti farmaci, anche se ancora circa la metà dei pazienti non riesce ad usufruire di tale servizio. A dimostrarlo sono i dati di uno studio in collaborazione tra l’Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri ‘, la Regione Lombardia e la Diabetologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo, pubblicato sulla rivista Nutrition e presentato al congresso nazionale ‘Panorama Diabete ‘.

Lo studio, afferma il presidente della Fondazione ‘Diabete Ricerca’ Enzo Bonora, “ha coinvolto 2 mln di cittadini fra 45 e 84 anni negli anni 2002 e 2012, di cui circa 150 mila con diabete, assistiti da 7 ASL lombarde.

E’ emerso che il rischio di morire per qualsiasi causa era ridotto del 29% in presenza di assistenza diabetologica. Una percentuale che assomiglia a quella osservata grazie all ‘impiego di alcuni farmaci che oggi consideriamo ‘salvavita ‘ come statine o sartani”.

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Diabete, un sensore sottopelle e la glicemia è sotto controllo

23 Mar 2017 / 0 Comments / in HomePage, News/by fefeo

Fonte: Repubblica.it

A Gabriella, prima di cinque pazienti italiani, è stato impiantato un dispositivo che per 90 giorni monitora in continuo i livelli di glucosio. Che lei potrà leggere wireless sul telefonino. Ed essere avvertita quando salgono o, peggio, scendono troppo

di ELISA MANACORDA

“IL MIO diabetologo dice che sono un cavallo imbizzarrito. Ho delle tali oscillazioni della glicemia da farlo diventare matto. In effetti sono un caso complicato”. Ride Gabriella, seduta sul bracciolo di una poltrona perché non riesce a stare ferma dalla contentezza. Emozionata, a tratti commossa quando si parla del suo passato, Gabriella – 53 anni – è la prima dei cinque pazienti italiani ad aver impiantato Eversense (Roche), il dispositivo che per 90 giorni monitorerà in continuo i livelli di glucosio nel fluido interstiziale restituendo un’immagine dinamica di quel che accade nel sangue della paziente.

L’intervento. L’intervento è avvenuto il giorno prima. Ed è stato un successo. “Si tratta – spiega Giancarlo  Tonolo, direttore della struttura complessa di diabetologia della Asl di Olbia, che ha condotto l’operazione – di un sensore in materiale biocompatibile che deve essere inserito in una piccola tasca creata sottopelle, in questo caso al braccio sinistro: dieci minuti in anestesia locale, e la paziente è tornata a casa”. Sotto la manica della maglietta si vede solo un cerotto bianco e un piccolo dispositivo nero.

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Diabetologi: Regioni stanno scardinando rete cure diabete

20 Nov 2015 / 0 Comments / in HomePage, News/by fefeo

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Roma, 19 ott. – “Per una questione clinica e anche per una questione economica. Molte regioni del centro-sud e anche qualcuna del nord in un’ottica di presunto risparmio, stanno depotenziando la rete dei centri diabetologici”. È la denuncia di Enzo Bonora, presidente della Società Italiana di diabetologia SID, che arriva dal congresso ‘Panorama Diabete’ in corso a Riccione. “Non si riesce a capire la logica di tutto ciò – osserva – soprattutto considerando che il costo attuale dei centri diabetologici equivale a circa l’1% della spesa totale per l’assistenza alle persone con diabete (circa 150 milioni di euro). Una spesa, legata per il 90% alle complicanze della malattia, che è di circa 15 miliardi di euro all’anno per il SSN, da sommare a 3 miliardi di spese sostenute dai cittadini e 12 miliardi di euro. Spese che possono essere ridotte grazie ai professionisti della diabetologia e che aumenteranno certamente senza di loro. In alcune realtà lo si sta già osservando – dice Bonora – eliminare i centri diabetologici sarà un altro dei paradossi italiani?”.

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Diabete: quando l’informazione cambia la vita

20 Nov 2015 / 0 Comments / in HomePage, News/by fefeo

Ci piace questa mamma cosi’ attiva…

Può un bambino di 4 anni e mezzo trovare difficoltà fin dalla scuola materna, dal corso di nuoto e da praticamente qualsiasi attività perché diabetico? Ecco l’incredibile storia di una mamma e del suo bambino alla ricerca di una vita normale. A novembre 3 incontri informativi per fare chiarezza sul diabete e abbattere barriere fatte di paura, spesso immotivata.

mamma_angelaALESSANDRIA – Nel mese della prevenzione, scegliamo di affrontare il tema del diabete raccontando la storia di una mamma di Alessandria e del suo bambino, malato di diabete. Perché, anche se può sembrare incredibile, certe batteglie si devono (ancora) vincere anche qui da noi…

Quando la incontriamo per farci raccontare la sua storia Angela, giovane mamma “coraggio” che ha deciso di mettere temporaneamente da parte la sua vita professionale per dedicarsi quasi esclusivamente al figlio, ha gli occhi di chi è stanco ma non ha nessuna intenzione di smettere di combattere. Ha preso un’aspettativa di due anni dal lavoro, “sostanzialmente perché se tuo figlio ha il diabete la tua vita sembra fermarsi. Tutto potrebbe essere gestito diversamente, se le persone fossero informate in maniera corretta, ma la verità è che se non si hanno familiari in grado di darti una mano con costanza è impossibile svolgere una vita ‘normale’”. Angela ce la sta mettendo tutta perché suo figlio, un bel bambino fin troppo sveglio per la sua età, non impari a sentirsi diverso, non percepisca limiti che in realtà non avrebbe, se solo trovasse contesti di vita più informati e non spaventati dal dover svolgere le piccole azioni quotidiane in grado di tenere sotto controllo la sua malattia.

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Diabete, un trial clinico per testare BioHub

29 Set 2014 / 0 Comments / in HomePage, News/by fefeo

Procedura sperimentale per un nuovo approccio terapeutico

BioHub

Gli esperti del Diabetes Research Institute (DRI) hanno ricevuto l’approvazione dalla Fda americana per procedere a un trial clinico di fase I/II che avrà come oggetto la sperimentazione di nuovo possibile sito per il posizionamento del BioHub.  http://www.diabetesresearch.org/biohub
Quest’ultimo è il progetto di un organo artificiale che consenta di superare i problemi derivanti dal diabete. Il nuovo sito oggetto di sperimentazione è il grande omento, formazione sierosa che ricopre la massa intestinale a guisa di grembiule.

Nel corso del trial, i ricercatori trapianteranno le isole di Langerhans di un donatore sano nel grande omento all’interno di un’“impalcatura biodegradabile” costruita sulla base del plasma del paziente stesso. I ricercatori mescoleranno le isole di Langerhans al plasma applicando il tutto nel grande omento e aggiungendo trombina, un enzima proteolitico comunemente usato.
Una volta entrate in contatto, le sostanze creano un materiale gelatinoso che si incolla all’omento e tiene le isole di Langerhans salde al loro posto.
Con il passare del tempo, l’organismo assorbirà la sostanza gelatinosa lasciando intatte le isole, mentre verranno formati nuovi vasi sanguigni per supportare la funzionalità delle cellule.
I pazienti coinvolti nella sperimentazione assumeranno farmaci immunosoppressivi utilizzati di norma per altre ricerche sui trapianti delle isole pancreatiche. Il DRI sta valutando le candidature dei volontari per questo trial e per altri trial futuri, allo scopo di realizzare una lista da cui attingere massimizzando le possibilità di incrociare in maniera positiva donatori e riceventi.
Per chi fosse interessato ci si può informare spedendo una mail a questo indirizzo: islet@med.miami.edu.

Domande frequenti:

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News Settembre 2014

24 Set 2014 / 0 Comments / in HomePage, News/by fefeo

 

Immagine Columbia University Medical Center.

Dr. Accili risponde alle domande Diabetes Research

Dr. Accili Answers Questions About Diabetes Research on Reddit

tradotto in automatico da Google trlaslator

 

I dolcificanti artificiali aumentano il rischio di diabete

http://www.articolotre.com/2014/09/i-dolcificanti-artificiali-aumentano-il-rischio-di-diabete/

Medicina: -29% di mortalità col microinfusore di insulina

http://www.meteoweb.eu/2014/09/medicina-29-mortalita-col-microinfusore-insulina/324937/

Diabete, il problema del target glicemico
A rischiare sono soprattutto i reni

http://www.italiasalute.it/copertina.asp?Articolo_id=1516

Insulin & Food, un “App” conta-carboidrati – GRATIS fino al 31 agosto 2014 –

21 Giu 2014 / 0 Comments / in Articoli, HomePage, News, Tutorial/by fefeo

IMG_0376

 

Insulin & Food è un App, per il momento solo per dispositivi Apple, con fotografie e quantitativi di alimenti già memorizzate nel suo database che permette di riconoscere visivamente la quantità di cibo nel piatto per effettuare più facilmente il calcolo dei carboidrati.IMG_0417_s

Noi di Domus Diabete abbiamo provato questa App e fra le tante ci sembra quella più vicina al nostro ormai famoso libricino con le foto degli alimenti “La Conta dei Carboidrati”. 

Per i diabetici più navigati, avendo esperienza, il calcolo viene fatto in maniera quasi automatica, sicuramente per un “giovane” diabetico  la tecnologia aiuta e questa App ne è la dimostrazione.

Come sappiamo per un diabetico è indispensabile conoscere il rapporto insulina/carboidrati e cioè la quantità di insulina che serve per coprire tot grammi di carboidrati. (Rapporto da calcolare insieme al Vs diabetologo).

Vediamo come funziona l’App.
IMG_0379Una volta installata e aver confermato i termini e condizioni di utilizzo, appariranno diverse schermate che spiegano l’uso dell’applicazione.
La prima cosa da fare è cliccare in alto a ds sull’ingranaggio (impostazioni) ed inserire il rapporto insulina/carboidrati.
Se il vostro è uguale per tutta la giornata, inserirlo in “Fascia unica”.IMG_0430

Noi abbiamo inserito indicativamente 10,0, cioè 1 unità di insulina ogni 10 gr. di carboidrati.

Ora scegliamo il nostro menù, se le immagini non ci sono si possono aggiornare in maniera semplice,
noi abbiamo scelto:

  1. 120 gr di spaghetti alla carbonara…   “conferma”
  2. 160 gr di saltimbocca alla romana.     “conferma”
  3. 150 gr di carote.                                  “conferma”
  4. 120 gr pane formato rosetta.               “conferma”

 

IMG_0423     IMG_0424     IMG_0425     IMG_0426

 

IMG_0427IMG_0429poi cliccare su Diario in basso a ds e già vediamo che l’App fa il calcolo delle unità di insulina per ogni singolo piatto  da noi scelto, poi cliccando su “Calcolo somma”  uscirà il totale del nostro menù.

 

 

Insulin & Food – Conta dei carboidrati per persone con diabete
è GRATIS fino al 31 agosto 2014

 

Questa App è soltanto un aiuto per il calcolo dei carboidrati e non deve essere presa come una prescrizione né come un consiglio, come dice anche l’App.

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